10 libri da regalare a un papà

Questo libro racconta le attese e soprattutto il destino dei giovani papà. I due autori hanno saputo giocare sul filo dell’ironia, e della comicità, per raccontare i contemporanei Pa3: i padri al cubo, che non si tirano indietro di fronte a un pannolino, a una visita dal pediatra o a una ninna nanna in piena notte. Una sorta di diario con intermezzi assortiti, ricco di esperienza vissuta. Una pacca sulla spalla per far coraggio e sorridere. Ideale per un papà alle prime armi, insomma di figli piccoli, o perfino per papà di nascituri. 

G. Biondillo e S. Colombo, Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo,  252 pagine.

Ci sono papà totalmente dediti all’atrofia, oziosi oltre il consentito. Ecco il loro libro. Oblomov è l’eroe della pigrizia, il paladino degli apatici, insomma la passività in persona. L’affermazione del sé fatta per negazione in un succedersi di "non eventi" che la scrittura di Goncarov riesce a rendere commoventi e appassionanti facendo del romanzo uno dei capolavori della letteratura russa. Il protagonista vedrà sfilare la sua vita sotto gli occhi limitandosi a subirla per come viene. Papà, ne vale davvero la pena? 

Sovente ai papà vien dato dei "brontoloni". Questo perché, spesso, lo sono. Bisbetici nelle discussioni con i figli, borbottoni peggio della proverbiale pentola di fagioli. Ma tu accetta la sfida: regala questo trattatello scritto da qualcuno senz'altro a proprio agio nelle dispute verbali. Un vero e proprio manuale dove si elencano trentotto stratagemmi - leciti o illeciti - per aver ragione sempre e comunque. E se pensi che Schopenhauer non sia tra le persone più spiritose di cui si possa leggere, questo libro ti farà ricredere. Un solo consiglio: leggi il libro prima di regalarlo. Così da combattere ad armi pari e, cosa più importante, con un nuovo e inaspettato divertimento.

Arthur Schopenhauer, L'arte di ottenere ragione, 124 pagine.

Questo bel libro di Moreno Cedroni, vulcanico chef stellato, è dedicato a tutti i padri che vogliono divertirsi in cucina con i propri figli. Racconta al papà-lettore quanto sia facile trasformare la preparazione di un pasto in un'occasione di allegria da condividere in famiglia. Un regalo perfetto sia per i babbi che si vantano di cucinare bene sia per quelli che invece non sanno fare manco un uovo sodo (ma proprio per questo devono imparare e darsi una mossa anche ai fornelli, seguendo le ricette di Cedroni & figlia).

Moreno Cedroni, Maionese di fragole, 183 pagine.

Se vostro padre quando si guarda allo specchio lo fa mettendosi di profilo, significa che medita una possibile dieta. Salvo poi mettersi a tavola e divorare anche il tovagliolo. Ci vuole un intervento drastico: il libro di Safran Foer lo è. Un viaggio dell’autore all’interno dell'industria alimentare animale. Ci insegna a riflettere su cosa abbiamo nel piatto, aiutandoci a mangiare meglio. Un modo intelligente di ridurre gli eccessi alimentari, trascurando le diete a punti e dando voce alla propria coscienza.

Jonathan Safran Foer, Se niente importa, 363 pagine.

Ci sono papà che hanno la libreria piena soltanto di dischi. È la grande categoria dei padri ex rockettari, distinguibili per il disprezzo verso gli mp3 e il malinconico amore per il vinile. Si sentono orgogliosamente fuori moda e protagonisti di un'epoca musicale rivoluzionaria. Se già non l'hanno letto, si innamoreranno del libro più famoso di Nick Hornby: l'indimenticabile protagonista, i personaggi secondari da antologia, le situazioni spesso esilaranti. Le parole scritte da Hornby sono come le ciliegie: non si riesce a smettere. Un regalo ottimo anche per i papà affetti da sindrome di Peter Pan.

Nick Hornby, Alta fedeltà, 263 pagine.

Chi si sarebbe aspettato che uno così bravo a maneggiare una racchetta da tennis sapesse fare altrettanto con la penna? Questa autobiografia sorprende a tal punto che presto ci si dimentica che sia il resoconto sincero e dettagliato della vita del campione. E ci si trova a leggere uno splendido libro d’iniziazione dallo stile sicuro e coinvolgente. A conti fatti sembra che uno dei tennisti più famosi al mondo odiasse questo sport anche per via di un padre che lo chiudeva a doppia mandata dentro il campo di terra rossa. Quindi se avete un papà sportivo (magari un po’ troppo) questo è il libro perfetto.

Andre Agassi, Open, la mia storia, 502 pagine.

Se invece il genitore vi sembra un po' stressato (da cosa? da tutto?) forse val la pena di concentrarsi sulle cure. Questo libro può essere un primo passo. Vi si racconta di un padre e di un figlio, in sella ad una moto attraversano l'America. Una storia on the road che si trasforma inevitabilmente in un viaggio interiore, alla riscoperta della qualità della vita. Un agile connubio tra romanzo e saggio filosofico. Si legge con spasso e si impadronisce del lettore. Invitandolo a spegnere il motore e riflettere su ciò che lo circonda.

Michele Serra ha scritto questo romanzo - comico e sofferto allo stesso tempo - sul suo rapporto con un figlio oramai adolescente. Si parte dalle incomprensioni e dai silenzi, dalla satira dei padri che non vogliono vedere i figli crescere e da quella sui figli che, indecifrabili e muti, se ne stanno appunto "sdraiati" sui divani o chini sui loro arnesi elettronici. Sino a un poetico finale di rincociliazione, in cui tutto appare finalmente chiaro. 

Michele Serra, Gli sdraiati, 108 pagine.

Nessuno di questi libri ti convince? Allora regala questo capolavoro di Cormac McCarthy, come esplicita dichiarazione d’affetto per il papà. In uno scenario postapocalittico, un padre e un figlio lottano per la sopravvivenza difendendosi dai rigori del clima e dai propri simili ormai ridotti allo stato primitivo. La desolazione opprime sempre più i due protagonisti vagabondi in un mondo senza sole, ma il loro amore ancestrale potrà ridare speranza. Una tenerezza inedita per il grande McCarthy, e una potente allegoria per raccontare il rapporto padri-figli. Estremo e commovente.

 Cormac McCarthy, La strada, 220 pagine.