Questa nuova edizione del testo classico dell'Illuminismo italiano viene presentata, con il patrocinio di Amnesty International Italia, in occasione dei duecentocinquant'anni dalla prima pubblicazione. "Dei delitti e delle pene" è un'analisi lucida e articolata del rapporto tra lo Stato e il cittadino, inteso come soggetto di diritti e di doveri. La riflessione centrale del libro ruota attorno alla pratica della tortura e alla somministrazione della pena di morte, considerate entrambe lesive della dignità umana e inefficaci sotto il profilo punitivo. Negli anni cruciali della ridefinizione filosofica e giuridica della società, Beccaria esorta al superamento dell'esercizio puramente repressivo della legge, che deve potersi applicare senza essere vendicativa né umiliante per il condannato. Il testo è preceduto da un ampio saggio introduttivo di Antonio Marchesi, giurista e presidente di Amnesty Italia, che analizza le considerazioni dell'illuminista italiano alla luce dello sviluppo che le complesse questioni della pena di morte e della tortura hanno avuto dalla stesura dell'opera fino ai nostri giorni.