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Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.
Il mondo non è abbastanza grande per due maghi, nemmeno se quel mondo è quello moderno della fine del diciannovesimo secolo dei tram, delle luci elettriche e delle moderne carrozze senza cavalli. In questo ambiente la Morgenstern si è immaginata due maghi con dalla loro più giochi di prestigio che reali poteri, all'interno di un circo che apre i suoi battenti solo di notte e pare avere un'aria un po' sinistra: Le Cirque des Rêves: "apre al crepuscolo, chiude all'aurora. Entrate!".
Celia ha appena cinque anni e ha poteri psicocinetici assolutamente non controllati quando è poco cerimoniosamente gettata nella mischia dal padre, il mago Prospero. Immediatamente la oppone ad un giovane mago in una epica battaglia di magia che, secondo il disegno originale, dovrà portare alla morte di uno dei due sfidanti, sebbene né Celia né il suo sfidante, Marco, siano a conoscenza del tragico epilogo cui sembrano destinati. Quello che invece né Prospero, né il mentore di Marco, Alexander, che lo strappò dalle strade di Londra a causa delle sue capacità psichiche, si potevano immaginare era che i due giovani si innamorassero.
"Qui la magia scaturisce dalle dita di due amanti".
Potremmo tranquillamente definirli Romeo e Giulietta se non sapessimo che l'autrice ha invece messo gli occhi su un'altro testo shakespeariano, La Tempesta, nell'immaginarsi il mago Prospero e la figlia Miranda.
Sembra che la Morgenstern calpesti il mondo di Harry Potter, ma l'unica cosa che hanno in comune lei e la Rowling è il pubblico di adolescenti cui è destinato, per il resto le somiglianze sono solo superficiali. Quando la magia inizia ad assumere conseguenze mortali la storia si delinea come un thriller oscuro, il tutto raccontato da una voce confidente a volte anche poetica.
Erin Morgenstern è una scrittrice e artista multimediale che descrive il suo lavoro come "fiabe, in un modo o nell'altro". Il circo della notte è il suo romanzo d'esordio.
Valeria Merlini
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