Nel giro di poco tempo, le storie ideate da Naoko Takeuchi sono diventate un cult grazie all'omonimo anime, seguito in tutto il mondo. Hanno raggiunto l'apice del successo anche da noi fin dalla prima edizione, approdata in Italia tra il 1994 e il 1995.

Ma cosa hanno di speciale i fumetti della combattente che veste alla marinara, ispiratrice di videogiochi, lungometraggi, bambole e articoli di cartoleria per la scuola? Un tema di interesse comune all'intero genere umano, trattato ampiamente pure nella versione televisiva: la lotta tra il bene e il male.

Ebbene sì, perché Usagi Tsukino (questo è il vero nome di Sailor Moon) è protagonista di episodi uniti proprio da questo leit motiv. Tra un capitolo e l'altro non è difficile notare la presenza di una struttura di narrazione fissa, il cui esordio corrisponde solitamente a un incontro solo in apparenza casuale.

Dopodiché fanno seguito alcune circostanze che portano alla scoperta di un'entità malvagia, alla trasformazione della ragazza nel suo alter ego e alla consueta lotta. La battaglia si conclude sempre con la temporanea sconfitta del cattivo di turno e il ritorno alla normalità, nella quale la paladina della legge riprende la sua vita da adolescente spensierata.

Ma attorno a Usagi gravitano altri personaggi, alcuni al corrente della sua seconda identità e altri all'oscuro di tutto. Oltre a mamma Ikuko, a papà Kenji e al fratello Shingo troviamo anche Mamoru (futuro marito), la piccola Usagi Small, i gatti Luna e Artemis e, ovviamente, le altre guerriere Sailor.

Fin dalla prima serie entreranno a far parte della squadra Ami, Rei, Makoto, Minako e, in un momento successivo, Hakura, Michiru e Setsura. Hotaru, invece, apparirà saltuariamente, mentre le Sailor Starlights saranno co-protagoniste negli episodi conclusivi.

Altre figure ricorrenti nel manga sono Naru, Umino e la professoressa Haruna. Tra gli antagonisti ricordiamo il Regno delle Tenebre nel primo ciclo, la famiglia della Luna Nera nel secondo, i Death Busters nel terzo, il Circo della Luna Spenta nel quarto e Shadow Galactica nel quinto.

I personaggi appena citati si trovano anche nella versione animata, ma chi si aspetta una ripresa fedele del cartone giapponese dovrà ricredersi fin dalla lettura delle prime pagine. Nella cultura nipponica, infatti, la vendita dei fumetti non è limitata a un pubblico infantile, pertanto non è prevista alcuna censura sui contenuti.

Quanto all'aspetto e al formato, Sailor Moon presenta tutti i tratti caratteristici dei manga. Copertina a colori, vignette in bianco e nero e inizio corrispondente alla pagina finale del volume sono i particolari che saltano di più all'occhio. Il senso di lettura va da destra a sinistra, cominciando dall'alto e proseguendo verso il basso.

Gli amanti di questo genere non potranno fare a meno di aggiungere le storie di Usagi Tsukino e dei suoi amici alla propria collezione. Tra mille peripezie e grandi obiettivi da raggiungere, ogni episodio mette allegria e buonumore, grazie alla presenza di scene spassose e di gag al limite del surreale. Una vera chicca da non perdere.