"Si dice che nessun rapporto sia più complesso di quello tra madri e figlie femmine. Nel mio lavoro ho incontrato centinaia di donne e alcune di loro mi hanno raccontato la propria storia. Che sia ambivalente, conflittuale, sofferta, dolorosa, la storia delle donne è quella che scorre nelle immagini di uno specchio: le bimbe, con le scarpe col tacco e le perle della mamma al collo, sognano e intravedono ciò che saranno, le madri talora proiettano sulle figlie quello che non sono riuscite a essere. Entrambe temono sia la simbiosi che l'autonomia e spesso il conflitto si esprime sul terreno dell'immagine e della bellezza. Un commento della madre, uno solo, magari di dieci anni prima, è quello che porta da me giovani donne a correggere un difetto non sempre reale. In questo groviglio di amore e dolore c'è la costruzione e talora la distruzione di sé come nella favola di Biancaneve in cui la bellissima matrigna interroga ossessivamente lo specchio magico per chiedere conferma della propria beltà e, quindi superiorità. Le donne possono essere legate dal sangue eppure essere rivali in tutto, amiche e acerrime nemiche. Ancora una volta grazie al mio lavoro sono testimone di storie apparentemente ordinarie o straordinariamente crude che le persone mi affidano insieme alle proprie insicurezze. Il mio lavoro è ricomporre una immagine coerente con il loro sentire interiore." Con interviste di Johann Rossi Mason.