Questo libro si propone di dare all'etica un volto umano, quello dell'uomo malato in quanto persona e immagine di Dio. Sono pagine maturate attraverso una esperienza di vita accanto al letto del malato, quella che si chiama bedside ethics; riflessioni legate ai tanti interrogativi etici posti dai malati, dai medici e dagli infermieri, particolarmente durante un ventennio di servizio all'Ospedale San Raffaele di Milano, che per l'autore è stato è rimarrà sempre un grande amore. Il libro dà all'etica quotidiana un volto umano in forma narrativa, comprensibile e accattivante. D'altra parte, nell'esporre i principi etici e i fatti fa emergere e stimola non solo una coscienza critica, volta a denunciare tante situazioni negative che vanno rimosse nel trattare le persone malate, ma anche una visione nuova della vita aperta alla speranza. Con i riferimenti biblici, teologici e del magistero si proietta ulteriore luce sul trattamento e la cura olistica della persona malata perché la "relazione d'aiuto", secondo quanto sostiene Carl Rogers, il noto psicologo umanistico-esistenziale americano, che è stato uno dei primi a elaborare il concetto di "terapia centrata sulla persona", sia secondo la logica evangelica dell'accogliere con compassione, del "dare", del prendersi cura, come ci ricorda la parabola del Buon Samaritano.