80 anni di Fabrizio De André
Musica, libri e film per ricordarlo
Fabrizio De André avrebbe compiuto ottant'anni il 18 febbraio 2020. Per ricordare la musica, la personalità, la poesia e lo spirito di questo straordinario artista, vi segnaliamo i libri (fotografici e non), i fumetti, le poesie, il film e naturalmente gli album.
Il docu-film al cinema
Per celebrare gli ottant'anni dalla nascita di Fabrizio De André, Nexo Digital e Sony Music hanno realizzato per l'occasione un docu-film sulla storica tournée fatta con la PFM tra il 1978 ed 1979: un concerto che fece la storia della musica italiana, il primo in cui due generi musicali completamente diversi si fondevano, sfidando due gruppi di fan non proprio inclini a piacersi reciprocamente: 32 date, parecchi scontri e contestazioni, ma grande musica!
Il filmato restaurato del concerto diventerà il fulcro del docufilm; le immagini saranno raccontate dai protagonisti di quell’avventura straordinaria – Dori Ghezzi, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Mussida, Flavio Premoli, David Riondino, Piero Frattari, Guido Harari – che rievocheranno l’atmosfera di quel giorno, le emozioni provate, il dietro le quinte e la magia di un’esperienza mai più replicata.
Il film Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato è diretto da Walter Veltroni e sarà nei cinema italiani solo il 17, 1il 18 ed il 19 febbraio.
Anthology, per conoscere la sua musica
Un'antologia dedicata al cantautore genovese, con 19 fra i suoi più grandi successi: Amore che vieni, amore che vai, Bocca di rosa, Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, Don Raffaè, Fila la lana, Geordie, Il fannullone, Il pescatore, Il testamento, La ballata del Michè, La ballata dell'amore cieco (o della vanità), La ballata dell'eroe, La canzone dell'amore perduto, La canzone di Marinella, La città vecchia, La guerra di Piero, Per i tuoi larghi occhi, Suzanne, Via del campo.
La raccolta di appunti e pensieri
"Un caleidoscopio di frasi all'apparenza casuali che tuttavia ci restituiscono il ritratto della sua fede laica nella pietas umana, l'anarchia di chi è libero dagli abusi di potere e il sarcasmo ironico tipicamente ligure. Sorridiamo con le sue rime goliardiche o i "pensierini" scritti per puro gusto del divertimento. Siamo costretti a fermarci e riflettere quando invece "il pensiero e la scrittura diventano grido, insulto o lacrime di rabbia". O, a parer nostro, sollievo. Fabrizio annotava in maniera istintiva e quasi maniacale impressioni, ricordi, detti popolari imparati nei carruggi di Genova o appresi dai contadini della Gallura, ricette, citazioni. In questo mare di appunti si trovano le idee che avrebbero dato vita alle sue canzoni, trasformate poi nelle parole che potevano essere collocate negli "spazi stretti" lasciati dalla musica grazie ad un lavoro di artigiano meticoloso e alla ricerca di un solo termine, il migliore e più agile, in grado di restituire tutta l'idea originale.
Il libro illustrato
Le più belle canzoni e i frammenti di vita più significativi di Fabrizio De André interpretati dalle matite romantiche di Ernesto Anderle. Un omaggio disegnato a uno dei più grandi cantautori di sempre.
Dall’autore delle seguitissime pagine Facebook e Instagram di Vincent Van Love e di roby il pettirosso, un libro che è un omaggio sincero e potente a Fabrizio De Andrè.
Tutta la musica di Fabrizio De André
I singoli e le antologie prodotte in quasi quarant'anni di attività artistica di Fabrizio De André, che nel corso della propria carriera ha venduto 65 milioni di dischi, da solo e collaborando con artisti della scena musicale italiana come Mina, Nicola Piovani, la PFM, Ivano Fossati, Mauro Pagani, Fernanda Pivano e Francesco De Gregori.
Disponibile in 2-3 giorni
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Il libro fotografico
«Che dolore pensare che foto così non se ne potranno fare più, che riconoscenza che ci sono. Fabrizio c'è stato e ci sarà sempre. Grazie a queste, e grazie a Dori, grazie a canzoni e poesie che appartengono con lui agli enormi spazi profumati dell'eternità. Chissà che cosa avevi in mente, Guido, per stregarci tutti così, inchiodarci così alle emozioni, alla passione di queste immagini che non possiamo vedere senza tremare, senza desiderare che ce ne siano altre, tante, miliardi, quante sono le stelle meno splendenti di Fabrizio, meno magiche di Fabrizio, meno fatate di Fabrizio, ma tenere quanto il tuo, il nostro, il vostro amore.» (Fernanda Pivano)
Fabrizio de André: principe libero, il film
Principe libero è il racconto – prima ancora che di un’icona artistica del secondo Novecento italiano – di una vita piena d’amore che ha tracciato nuove strade all'idea di libertà, in una continua mescolanza di alto e di basso, di cui la Genova delle origini, con le aperture del suo mare, diventa metafora perfetta. Con i grandi palazzi della borghesia, e i caruggi della città vecchia dove sperimentare altre forme di libertà in compagnia degli ultimi e degli esclusi. Quella libertà, poi, di colpo, violentata del tutto nei mesi del rapimento in Sardegna. Sempre consapevole della necessità di riconoscersi negli altri esseri umani. Con curiosità autentica. Senza retorica né giudizio. Solo accettando che in un vortice di polvere, oltre alla siccità, sia bello – e umanamente, struggentemente miracoloso – ritrovare un ballo campestre di quando eravamo ragazzi. E liberi. Come Fabrizio De André.
Su de André
I testi delle canzoni di Faber (spesso ispirati da fatti cronaca o da poesie) hanno incuriosito molti giornalisti e scrittori, che hanno voluto approfondire e condividere con i lettori lo spirito, la trama e l'ispirazione che le hanno rese famose.
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Fuoco di legna, anime in cielo. Fabrizio De André e i suoi «cattivi maestri»
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